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Guerra e Pace La parola “Pace” non ha più senso. Cade morta nel cuore dell’uomo come la brace si spegne nel focolare a poco a poco sepolta dalla cenere. Voi che continuate a pronunciarla, non fate gli ipocriti. Le vostre marce ai santuari degli eroi sono un insulto al sangue che han versato perché trionfi la fratellanza. E’ la Guerra che domina la storia. Sono poche le lucerne rimaste che ci hanno illuminato. A volte hanno durato un attimo e poi si sono spente. Il male ha regnato incontrastato e continua il suo dominio da tiranno sui miseri del mondo. Eppure, anche se questa è la realtà di ogni tempo, l’eredità dei Martiri della Pace, non va e non andrà mai dispersa, ma continua e continuerà ancora ad essere raccolta dagli Uomini di Buona Volontà per fermentarne il cuore. Zeno Fortini (Urbino) Poesia inedita composta il 9/05/2006 |
Investimenti immensi
Mi sarebbe piaciuto entrare nella scuola,
colloquiare con alunni, i loro pensieri metterli in poesia; immagino volti, mani appoggiarsi in tematiche enormi, addentrarsi. Ah l'infanzia, consideriamo bambini, adolescenti, questi sono discorsi da grandi, un giorno capirai; non diciamo, lo fui anch'io e forse ancora lo sono; ci vedono grandi, s'attendono del passargli la linfa; invece, non abbiamo il coraggio d'affermare, figlio mio, la vita è anche buio, e la luce che rischiara il tutto, è il pensiero, ne occorre molto per sfamarci, e per far germogliare adulti uomini; non basterà mai il lavoro di tutti. Lucio Canestrai (Barchi) |
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Nassiria aprile 2006
Sangue, ancora sangue su questo pianeta martoriato. L’odio cieco si annida nel cuore del fratello il quale risponde al fratello con l’odio che trasuda vasto e incontrollato, assetato di vendetta spesso di vite innocenti, non toccate dalla putredine del male. Voci indignate alzano grida di condanna e di riprovazione, ma si infrangono nell’aria tumefatta, come cristalli che si spezzano sul pavimento. Eppure basterebbe stringersi l’un l’altro in una catena con la mano calda e il cuore inalberato verso la luce per sentirsi figli di un Padre comune che dà al nostro passo la forza del cammino verso l’Amore. Zeno Fortini (Urbino) |