Ti darò un dolore, Luca
non affezionarti troppo a questo nonno
che un giorno ti lascerà per sempre.
Ti darò un dolore, Luca, non c’è rimedio;
forse tu sarai troppo piccolo per soffrire
o forse sarai già in grado di intendere
ed allora ti darò un grande dolore, Luca.
Andrai forse a scuola e non potrò
più interessarmi ai tuoi progressi;
ti farai bello e forte, farai sport,
e non potrò più chiederti dei tuoi successi.
Per quanto il destino mi sia benevolo
non sarai mai abbastanza grande e forte
da affrontare un tale dolore.
Ti darò un dolore, Luca,
quand’ero piccolo avevo una sola nonna,
dolcissima, premurosa, amorosa.
Quando cominciai ad intuire i dolori della vita
pregai il cielo con tutte le mie forze
di non farmi affrontare il dolore grande
della sua perdita se prima non avessi compiuto
trent’anni; solo allora sarei stato
abbastanza grande e forte (pensavo) per
affrontare una sì dura prova.
Le mie preghiere furono esaudite:
avevo trentacinque anni quando la nonnina
ci lasciò, ma ugualmente piansi a lungo
disperato: non ero ancora abbastanza forte.
Ti darò un dolore, Luca: non si è mai
abbastanza forti per affrontare le prove più dure!
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