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L’AFFIDAMENTO FAMILIARE
COME FORMA DI SOLIDARIETA’ TRA FAMIGLIE E DI SOSTEGNO
AI BAMBINI.

 I bambini, tutti i bambini, hanno il diritto di vivere all’interno della propria famiglia, con i propri genitori, in un ambiente ricco di calore umano, accogliente, stimolante, che possa garantire loro un equilibrato sviluppo sia fisico che psicologico. Purtroppo però a volte alcune famiglie, alcuni genitori, per vari motivi (malattia, difficoltà educative, difficoltà genitoriali, a volte carcerazione) , vivono dei momenti di grande difficoltà e si trovano nell’impossibilità e nell’incapacità temporanea di prendersi cura al meglio dei propri figli, di rispondere ai loro bisogni. A volte c’è il rischio che una crisi passeggera possa trasformarsi in un disagio più serio e duraturo con gravi ripercussioni sulla futura serenità e sul benessere sia di queste famiglie che dei loro bambini.

È in queste situazioni che si può ricorrere all’affidamento familiare che prevede il coinvolgimento di altre famiglie, dette affidatarie, nel prendersi cura dei bambini i cui genitori si trovano in difficoltà. Come procedere?

L’affidamento familiare consiste nell’accoglienza di un bambino per un periodo di tempo limitato (che può variare da alcuni mesi fino ad un massimo di due anni, in base alle necessità stabilite dai servizi) presso un’altra famiglia o una comunità. L’affidamento familiare è caratterizzato dalla temporaneità, dal mantenimento dei rapporti del bambino con la propria famiglia d’origine e soprattutto dal rientro del bambino nella sua famiglia, non appena questa abbia superato le difficoltà incontrate. L’affidamento può essere diurno, part time (quando è limitato ad alcune ore della giornata) oppure residenziale, quando il bambino va a vivere effettivamente per un certo periodo nella famiglia affidataria. Per diventare famiglia affidataria è necessario mettersi in contatto con i Servizi Sociali del proprio Comune che daranno tutte le indicazioni sul percorso di affidamento; successivamente un’equipe di esperti valuterà per quale tipo di bambino la famiglia può essere adatta. Per le famiglie affidatarie sono previsti incontri di preparazione e incontri di gruppo con altre famiglie che hanno espresso la stessa volontà. Il problema del nostro territorio, come dei Comuni limitrofi, è che ci sono pochissime famiglie affidatarie e ancora meno famiglie che hanno dato la disponibilità a diventarlo, mentre i bambini che ne avrebbero bisogno sono numerosi.

Per questo l’Ambito Sociale Territoriale 6 di Fano, di cui anche il nostro Comune fa parte, in accordo con l’Asur e i Servizi Sociali dei Comuni, ha deciso di lanciare una campagna di informazione e sensibilizzazione dal titolo “APRI LA TUA VITA. AFFIDATI AD UN BAMBINO” rivolta a tutte le famiglie che potenzialmente possono essere interessate a diventare famiglie affidatarie.

Il 31 marzo 2007 è previsto un convegno su questa tematica che si svolgerà a Fano aperto a tutta la cittadinanza. Arriveranno inoltre presso le famiglie opuscoli informativi in cui ci saranno ulteriori informazioni sull’affidamento familiare. Intanto speriamo che qualche famiglia, leggendo questo articolo si sia quantomeno incuriosita rispetto a questa esperienza di solidarietà.

di Sonia Battistini